
Carissimi amici di African Dream,
Vi giunga il mio piu’ sincero saluto e augurio di un gioioso Natale e felice Anno Nuovo.
Natale! Gia’!... Natale!
Non so cosa questa parola o festa susciti nei vostri cuori e pensieri. Ormai non ricordo piu’ cosa sia un Natale in Italia. I miei Natali sono pieni di sole e di tanta gente ... povera.
Proprio oggi ho celebrato Natale in una delle prigioni di Lusaka. 1.100 detenuti, laceri e mal nutriti: per loro quest’anno il Natale e’ stato celebrato oggi con un bel piatto di riso, un pezzo di pollo, una mela, un pezzo di sapone e una maglietta.
Infatti ho accompagnato le Suore di Madre Teresa in questo luogo di pena e di miseria per spezzare con loro il pane del dono e dell’amore. Naturalmente il mio pensiero va al Natale di tante famiglie dell’occidente: i vestiti, i regali, i sorrisi(???), i cenoni ... Allora non capisco piu’ cosa sia il Natale, o meglio, non so cosa la gente stia celebrando.
Vorrei condividere con voi un Natale che ho passato con i condannati a morte.
Anno 1998: mattino meraviglioso all’equatore. Alle 8.30 entro nel braccio della morte: ci sono 250 condannati a morte. Come sempre sono tutti sorridenti e presi a lavare i propri stracci e piatti nei vari cortiletti. Tutti salutano e sorridono, anche i mussulami e quelli di altre fedi. Nel cortiletto tutto e’ pronto per la preghera che durera’ piu’ di due ore.
Al termine mi preparo a raccogliere le mie cose, ma il capo dei cristiani mi si avvicina e mi chiede di sedermi e in tono solenne mi dice che ci sara’ un “Christmas Party”!!! Mi siedo incuriosito: mi portano un termos con del the, un piattino con una manciata di biscotti. Poi da sotto il tavolo tirano fuori una borsetta di plastica con alcuni pacchetti di biscotti. I condannati sono tutti seduti in silenzio mentre viene distribuito ad ognuno uno … dico… un biscotto.
Ognuno tende le due mani e accoglie con un sorriso il piccolo grande dono di ... un biscotto. Viene consumato adagio e in silenzio, quasi stessero celebrando un rito sacro. Non riesco piu’ ad andare avanti con il mio the. Sono rimasti sette o otto biscotti: vengono sbricciolati in piccoli pezzettini e si ripete il rito della distribuzione: ognuno ricevera’ una briciola ... e’ la condivisione dell’amore e della solidarieta’ dei poveri! Fine del Christmas Party!
Vorrei che non dimenticaste questi due fatti mentre celebrerete il vostro Natale che auguro sia pieno di tanta gioia e di tanto amore; e mentre vi scambierete i doni, auguro che possiate scambiare e donare soprattutto tanto amore.
Un abbraccio, un augurio ed un ricordo a tutti voi e ai vostri cari.
Grazie per la vostra amicizia e per condividere il sogno di African Dream.
Con affetto,
P.Enrico Colleoni
Vi giunga il mio piu’ sincero saluto e augurio di un gioioso Natale e felice Anno Nuovo.
Natale! Gia’!... Natale!
Non so cosa questa parola o festa susciti nei vostri cuori e pensieri. Ormai non ricordo piu’ cosa sia un Natale in Italia. I miei Natali sono pieni di sole e di tanta gente ... povera.
Proprio oggi ho celebrato Natale in una delle prigioni di Lusaka. 1.100 detenuti, laceri e mal nutriti: per loro quest’anno il Natale e’ stato celebrato oggi con un bel piatto di riso, un pezzo di pollo, una mela, un pezzo di sapone e una maglietta.
Infatti ho accompagnato le Suore di Madre Teresa in questo luogo di pena e di miseria per spezzare con loro il pane del dono e dell’amore. Naturalmente il mio pensiero va al Natale di tante famiglie dell’occidente: i vestiti, i regali, i sorrisi(???), i cenoni ... Allora non capisco piu’ cosa sia il Natale, o meglio, non so cosa la gente stia celebrando.
Vorrei condividere con voi un Natale che ho passato con i condannati a morte.
Anno 1998: mattino meraviglioso all’equatore. Alle 8.30 entro nel braccio della morte: ci sono 250 condannati a morte. Come sempre sono tutti sorridenti e presi a lavare i propri stracci e piatti nei vari cortiletti. Tutti salutano e sorridono, anche i mussulami e quelli di altre fedi. Nel cortiletto tutto e’ pronto per la preghera che durera’ piu’ di due ore.
Al termine mi preparo a raccogliere le mie cose, ma il capo dei cristiani mi si avvicina e mi chiede di sedermi e in tono solenne mi dice che ci sara’ un “Christmas Party”!!! Mi siedo incuriosito: mi portano un termos con del the, un piattino con una manciata di biscotti. Poi da sotto il tavolo tirano fuori una borsetta di plastica con alcuni pacchetti di biscotti. I condannati sono tutti seduti in silenzio mentre viene distribuito ad ognuno uno … dico… un biscotto.
Ognuno tende le due mani e accoglie con un sorriso il piccolo grande dono di ... un biscotto. Viene consumato adagio e in silenzio, quasi stessero celebrando un rito sacro. Non riesco piu’ ad andare avanti con il mio the. Sono rimasti sette o otto biscotti: vengono sbricciolati in piccoli pezzettini e si ripete il rito della distribuzione: ognuno ricevera’ una briciola ... e’ la condivisione dell’amore e della solidarieta’ dei poveri! Fine del Christmas Party!
Vorrei che non dimenticaste questi due fatti mentre celebrerete il vostro Natale che auguro sia pieno di tanta gioia e di tanto amore; e mentre vi scambierete i doni, auguro che possiate scambiare e donare soprattutto tanto amore.
Un abbraccio, un augurio ed un ricordo a tutti voi e ai vostri cari.
Grazie per la vostra amicizia e per condividere il sogno di African Dream.
Con affetto,
P.Enrico Colleoni
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