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Benvenuto,

African Dream è una Associazione Benefica Onlus che abbiamo fondato nel 2006. La missione è quella di dare una mano a bambini nati in Uganda.
Bimbi come quelli nella foto qui a fianco.
Bimbi che spesso muoiono prima di diventare grandi. Quelli che ce la fanno non possono avere nè un'istruzione, nè un futuro decenti. Noi vogliamo aiutare queste persone ad avere delle scuole e degli ospedali, ad avere una chance che in Uganda ora non esiste.

African Dream non raccoglie solo fondi, ma gestisce dei progetti concreti direttamente, progetti alla luce del sole di cui, seguendo questo blog, potrai sapere tutto.
I Tuoi suggerimenti, le Tue idee, i Tuoi commenti, sono per noi un aiuto importante.

Antonella e Vincenzo

sabato 22 novembre 2008

Come sta andando a Nebbi???

Cari African Dreamer,

ecco una testimonianza importante di come stanno andando le cose alla scuoal di Nebbi e di come l'aiuto di tutti si stia trasformando sempre più in una garanzia di un futuro concreto per tanti ragazzi ugandesi:

"Cari saluti e auguri a tutti voi.

La scuola sta procedendo bene.
I S4 hanno finito i loro esami finali il 12 novembre and sono andati a casa in vacanza in attesa dei risultati che saranno esposti a fine gennaio. Appena li avremo vi manderemo una copia. Il resto delle classi si sottoporranno ai loro esami di fine anno la prossima settimana, a partire da lunedi e i risultati ci giungeranno verso la meta’ di dicembre e saranno mandati alle loro famiglie che li sponsorizzano.

Mi sono impegnato a parlare singolarmente ad ogni studente sponsorizzato e ognuno di loro ha scritto una lettera di ringraziamento che ho spedito l’8 novembre scorso ad Antonella e spero arrivino a voi al piu’ presto. Quattro studenti sono dovuti tornare a casa e portare il possibile, anche se solo un piccolo contributo da parte dei loro genitori e scriveranno le loro lettere piu’ tardi. Due non hanno scritto , uno e’ Kasamba Cosmas che e’ ritornato a casa e ripetera’ l’anno a febbraio. Alan Jero che e’ molto malato ha lasciato la scuola all’ultimo quadrimestre ed e’ ancora a casa, ma tornera’ il prossimo anno.


I lavori di costruzione del nuovo dormitorio stanno proseguendo bene. I muri dovrebbero essere terminati nei prossimi giorni entro le prossime due settimane e poi cominceremo la costruzione del tetto. Abbiamo avuto parecchi problemi durante i lavori di costruzione dovuti alle pesanti piogge della stagione che quest’anno sono state devastanti.

GRAZIE INFINITE per le vostre donazioni.

Speriamo di avere un buon numero di nuovi iscritti alla S1 per il prossimo anno. Molti genitori hanno dimostrato interesse nella ns scuola e vogliono mandare i loro figli a studiare qui. E questo e’ principalmente grazie ai vs grandi sforzi e contributi. La nuova costruzione e le finiture della scuola attraggono la gente e la dedizione dei professori rimane buona.


Sono totalmente consapevole del sacrificio che tutti voi state facendo per aiutare la ns gente e la ns scuola, soprattutto in un periodo di crisi mondiale.

Siete tutti invitati a vedere i frutti dei vostri sforzi qui in Uganda.
Grazie grazie infinite.

Fr Raphael OKUMU
DIRECTOR"

martedì 11 novembre 2008

Carissimi African Dreamer,

il 6 novembre la comunita' di Angal (Nebbi) ha perso una persona molto speciale e molto importante per la tribu Alur: Dominiko Manano si e' addormentato nella sua pace eterna.

Io e Vincenzo abbiamo conosciuto Dominiko durante la nostra breve visita ad Angal. Siamo rimasti immediatamente colpiti dalla sua devozione alla cultura Alur, dalla sua conoscenza e intelligenza. Uomo saggio e con una ricchezza interiore invidiabile.

Dominiko mi invito' insieme allo zio a visitare il suo villaggio e ricordo con tanta emozione quando mi accolse nel a sua semplice capanna e mi fece poi accomodare fuori. Poi seduti in mezzo ad alcuni dei suoi figli, mi mostro' con tanto orgoglio la raccolta dei suo numerosi scritti, che insieme a Claudia Marsiaj sto traducendo.
Lo sguardo di questo uomo mi colpi' in modo particolare ... si leggeva nei suo occhi tanto amore e orgoglio per la sua numerosa famiglia e la sua terra e nonostante lottasse contro una malattia che lo accompagnava da anni, il suo sguardo era sereno e gioioso.
Insieme a Vincenzo partecipo al dolore di sua figlia Gabriella e della sua numerosa famiglia, nel dargli l'ultimo saluto.
Che tu possa riposare in pace Dominiko e continuare a vegliare sulla tua meravigliosa terra e la tua gente,

Antonella
Ecco quanto lo zie Enrico ha scritto su di lui :

Dominiko e' stato il mio piu' grande amico africano.
Appena arrivato in Uganda, ad Angal ci siamo subito incontrati. Lui era una persona molto colta e aperta. Era impiegato governativo e lavorava nell'agricoltura. Nello stesso tempo era impegnato politicamente nel partito dell'opposizione, prima contro Obote (al governo) e poi contro Amin (dittatore). Fu infatti nel 1972 che Amin venne a Nebbi e durante un famoso rally ha accusato un folto gruppo di leaders cattolici. Quello stesso giorno molti di essi, furono presi e trucidati.
Dominiko per fortuna quel giorno non era andato a Nebbi, sospettando qualcosa, ma scappo' in Congo dove rimase per diversi anni.
Ritorno' in Uganda negli anni 80.
Al suo ritorno si ritiro' a vita privata, nel suo villaggio ad Angal.
Nella sua vita ha avuto diverse mogli e figli.
Con Gabriella, sua figlia maggiore, consapevoli che lui era una persona molto intelligente con una conoscenza ampia della cultura e storia della sua tribu' l'ho invitato a scrivere qualcosa e lui in pochi anni e' stato capace di scrivere piu' di 4000 tra detti e proverbi Alur con varie storie e favole.
Purtroppo ha scritto tutto a mano. Io sono riuscito a stampargli un gruppo di proverbi e detti su qualche tema particolare, ma tutto il materiale e' ancora intatto.
Quello che lui ci ha lasciato e' un vero tesoro culturale e spero che insieme a Claudia Marsiaj, Antonella e Vincenzo, potremo tradurre e pubblicare parte dei suoi scritti che potranno aiutare anche voi a comprendere meglio la cultura Alur.
Lo ricordero' per sempre nel mio cuore.

Padre Enrico

domenica 9 novembre 2008

Francesca e Luca: una storia d'amore per l'Uganda


Carissimi Amici e Sostenitori di African Dream, durante la nostra breve visita ad Angal, abbiamo incontrato molte persone meravigliose tra cui l'autrice di questa testimonianza che vi invito a leggere.
Francesca e' rimasta ad Angal insieme al martito Luca per ben 1 anno, portando con se i loro due simpaticissimi bimbi di 3 e 5 anni che ricordo felicemente immersi nella povera ma profonda, realta' africana.
Ammiro persone come Luca e Francesca, che con tanto coraggio hanno saputo rinunciare ad un anno di vita confortevole in Italia e si sono adattati con i loro bimbi alla semplicita' e alle tante difficolta' del quotidiano di Angal, ritornando poi a casa con un bagaglio di memorie e ricchezza interiore, che Francesca stessa vi racconta in questa sua testimonianza, che ancora oggi mi fa venire brividi di commozione e ammirazione.
Luca ha dedicato questo suo anno al servizo dell'ospedale di Angal (http://www.amicidiangal.org/)

Buona lettura,
Antonella


Intrecci di storie, problemi, speranze
di Francesca Moretti Sarti


Note: Francesca Moretti ha di recente soggiornato per un anno ad Angal, dove ha accompagnato il marito, Dr. Luca Sarti, inviato dal CUAMM presso il nostro Ospedale.

Africa...quante cose affiorano alla mente anche solo pronunciandone il nome.

E’ difficile riordinare tutti i pensieri e le emozioni che si portano nel cuore prima, durante e dopo questo incontro! Non si può dire che sia sempre facile …certo lo era stato innamorarsene quando si è venuti la prima volta, perché è così, l’Africa ti investe con la sua bellezza, con la ricchezza dei suoi colori e odori, con la semplicità della sua gente e con la genuinità del rapporto che si crea con la terra che ti circonda.
Poi, dopo averti lasciato senza parole, ti stordisce e ti spezza in due per quell’ inconcepibile contrasto tra la sua rigogliosità e la sua povertà: incontri i volti, gli sguardi, i pianti sommessi e le grida gioiose di mille persone che intrecciano la loro storia con la tua ed allora soltanto comincia il tuo viaggio.
“Quanto Dio semina nel tuo cuore, questo prima o poi germoglierà”: così aveva salutato la mia partenza madre Angela (canossiana legata da una vita all’Africa ed ora in Congo). Avevo sedici anni quando ci siamo incontrate ed a lei devo il mio primo amore per l’Africa, il mio primo pensiero di partire. Probabilmente però non era ancora il momento.
Solo molti anni dopo ho conosciuto Luca, mio marito, da sempre certo che l’Africa, come i più piccoli, avrebbero fatto parte della sua vita, ed è con lui che quel momento è arrivato.


Siamo partiti con due bambini di tre e quattro anni e mezzo con un solo desiderio: offrigli l’opportunità di vivere con noi una scelta difficile ma straordinaria, sicuramente lontana dagli affetti a loro familiari ma non priva di amore e condivisione. A volte, da bravo adulto pianificatore, credi di venire qui e di poter fare o dare qualcosa, invece dopo poco tempo capisci che stai soprattutto ricevendo. Così succede che i tuoi figli ti insegnino: ti insegnano la semplicità nei rapporti, la facilità ad accogliere anche il diverso (magari senza accorgersi che è tale), la genuinità dell’amore e della partecipazione.

Africa...quante cose affiorano alla mente anche solo pronunciandone il nome.
Quanti bambini sono entrati nella nostra vita in questo anno, quante storie tristi si sono intrecciate con la nostra e quante bellissime, quanti volti! Mai potremo dimenticare quanto di positivo abbiamo incontrato nelle persone che lavorano qui, che credono che qualcosa si possa fare magari insieme, quanti umilmente ogni giorno varcano la soglia dell’Ospedale ed al ritorno vanno nei campi a lavorare perché credono che qualcosa si possa cambiare…. Quante speranze e quanti sogni abbiamo condiviso in questo anno! E’ stata in alcuni momenti una bella lotta tra restare o andarsene, tra accettare o rifiutare, tra giudicare o comprendere, ma soprattutto è stato dividere tempo ed energie, condividere preoccupazioni ed aspirazioni, vivere vittorie e sconfitte… Quest’Africa che, dopo averti incantato per la sua magnificenza, ti ammutolisce per la sua apparente immobilità, ti stordisce per la sua trascuratezza e poi ti ferisce con la sua sconfinata povertà; quest’Africa in cui sembra che la giustizia si sia addormentata e l’equità non sia mai arrivata, in cui ti senti il cuore scoppiare come in un urlo silenzioso di fronte a tante morti inaccettabili, a tanta sofferenza che sembra inevitabile ma che non può esserlo…: proprio quest’Africa porteremo nel cuore come una traccia indelebile che ci permeerà sempre, dopo questo straordinario ed indimenticabile anno vissuto accanto a un popolo totalmente diverso all’apparenza, ma profondamente uguale a noi nell’amore.

Africa….quante cose affiorano alla mente anche solo pronunciandone il nome.