il 6 novembre la comunita' di Angal (Nebbi) ha perso una persona molto speciale e molto importante per la tribu Alur: Dominiko Manano si e' addormentato nella sua pace eterna.
Io e Vincenzo abbiamo conosciuto Dominiko durante la nostra breve visita ad Angal. Siamo rimasti immediatamente colpiti dalla sua devozione alla cultura Alur, dalla sua conoscenza e intelligenza. Uomo saggio e con una ricchezza interiore invidiabile.
Dominiko mi invito' insieme allo zio a visitare il suo villaggio e ricordo con tanta emozione quando mi accolse nel a sua semplice capanna e mi fece poi accomodare fuori. Poi seduti in mezzo ad alcuni dei suoi figli, mi mostro' con tanto orgoglio la raccolta dei suo numerosi scritti, che insieme a Claudia Marsiaj sto traducendo.
Lo sguardo di questo uomo mi colpi' in modo particolare ... si leggeva nei suo occhi tanto amore e orgoglio per la sua numerosa famiglia e la sua terra e nonostante lottasse contro una malattia che lo accompagnava da anni, il suo sguardo era sereno e gioioso.
Insieme a Vincenzo partecipo al dolore di sua figlia Gabriella e della sua numerosa famiglia, nel dargli l'ultimo saluto.
Che tu possa riposare in pace Dominiko e continuare a vegliare sulla tua meravigliosa terra e la tua gente,
Antonella

Dominiko e' stato il mio piu' grande amico africano.
Appena arrivato in Uganda, ad Angal ci siamo subito incontrati. Lui era una persona molto colta e aperta. Era impiegato governativo e lavorava nell'agricoltura. Nello stesso tempo era impegnato politicamente nel partito dell'opposizione, prima contro Obote (al governo) e poi contro Amin (dittatore). Fu infatti nel 1972 che Amin venne a Nebbi e durante un famoso rally ha accusato un folto gruppo di leaders cattolici. Quello stesso giorno molti di essi, furono presi e trucidati.
Dominiko per fortuna quel giorno non era andato a Nebbi, sospettando qualcosa, ma scappo' in Congo dove rimase per diversi anni.
Ritorno' in Uganda negli anni 80.
Al suo ritorno si ritiro' a vita privata, nel suo villaggio ad Angal.
Nella sua vita ha avuto diverse mogli e figli.
Con Gabriella, sua figlia maggiore, consapevoli che lui era una persona molto intelligente con una conoscenza ampia della cultura e storia della sua tribu' l'ho invitato a scrivere qualcosa e lui in pochi anni e' stato capace di scrivere piu' di 4000 tra detti e proverbi Alur con varie storie e favole.
Purtroppo ha scritto tutto a mano. Io sono riuscito a stampargli un gruppo di proverbi e detti su qualche tema particolare, ma tutto il materiale e' ancora intatto.
Quello che lui ci ha lasciato e' un vero tesoro culturale e spero che insieme a Claudia Marsiaj, Antonella e Vincenzo, potremo tradurre e pubblicare parte dei suoi scritti che potranno aiutare anche voi a comprendere meglio la cultura Alur.
Lo ricordero' per sempre nel mio cuore.
Padre Enrico
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