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Benvenuto,

African Dream è una Associazione Benefica Onlus che abbiamo fondato nel 2006. La missione è quella di dare una mano a bambini nati in Uganda.
Bimbi come quelli nella foto qui a fianco.
Bimbi che spesso muoiono prima di diventare grandi. Quelli che ce la fanno non possono avere nè un'istruzione, nè un futuro decenti. Noi vogliamo aiutare queste persone ad avere delle scuole e degli ospedali, ad avere una chance che in Uganda ora non esiste.

African Dream non raccoglie solo fondi, ma gestisce dei progetti concreti direttamente, progetti alla luce del sole di cui, seguendo questo blog, potrai sapere tutto.
I Tuoi suggerimenti, le Tue idee, i Tuoi commenti, sono per noi un aiuto importante.

Antonella e Vincenzo

mercoledì 12 marzo 2008

Ma l'AIDS uccide ancora? Putroppo sì




Padre Enrico, che l'1 giugno sarà qui in Italia e che sarà contento di raccontarci gli ultimi sviluppi del progetto, ci manda questo messaggio di approfondimento della dura realtà in Uganda.


INFANZIA RUBATA
STOLEN CHILDHOOD
(da “The East African” Febbraio 2008)

Oggi, 2.3 milioni di bambini Ugandesi sono orfani a causa dell’ AIDS.

Prima l’AIDS le ha portato via i genitori. Ora le ha tolto la sua infanzia. Alice Nabulya non ricorda quando ha perso suo padre e le sue due mogli a causa di questa malattia. Ma conosce, purtroppo, troppo bene la realta’ presente: ogni giorno, invece di ritornare dalla scuola elementare e trovare il calore familiare, deve provvedere ad una sorella e quattro fratellini: il piu piccolo ha quattro anni!

Alice fa del suo meglio, coltiva un campicello vicino alla sua casetta dirocata. Sopravvive a malapena. E’ troppo piccola per la sua eta’ e i suoi fratellini, che non sanno cosa siano un paio di scarpe quando vanno a scuola, appaiono sporchi e tristi. Un maialino e una gallina razzolano dentro e fuori la casupola, che ha il tetto di allumini arrugginito, che il vento sbattacchia perche’ mal inchiodati alle travi. Alice non sa nemmeno a chi appartenga la casa. I ragazzi dormono sull’erba sparsa sul pavimento.

Mary Nakku ha 13 anni: i genitori sono morti di AIDS nel 2000. Inoltre Mary e’siero-positiva, ma non ha tempo per commiserarsi: anche lei deve accudire ai suoi 5 fratellini che vivono in una misera stanza nel mezzo di una baraccopoli a Kampala. Guadagna qualche migliaio di scellini al mese ( cioe’ una manciata di Euro) operando un telefono pubblico messo sul marciapiede della strada. Non ha tempo per andare a scuola!

Un numero sempre piu’ grande di bambini Africani condividono la stessa situazione disperata di Alice, di Mary e di cio’ che rimane della loro famiglie. Oggi in Uganda 2.3 milioni di bambini sono rimasti orfani a causa dell’AIDS: uno dei tassi piu’ alti nel mondo. In Uganda il problema si e’ aggravato anche a causa della guerra degli ulimi 20 anni al Nord lasciando quasi un milione di bambini orfani. Alice, Mary e le loro famiglie non sono un caso isolato. Circa una famiglia su quattro ha due o piu’ orfani. 300 mila di questi orfani sono siero positivi.

11 anni fa il governo Ugandese ha iniziato il progetto UPE (Universal Primary Education) per permettere a tutti i bambini la possibilita’di una istruzione. Sono circa 7 milioni i ragazzi che dovrebbero profittare. Pero’ una recente ricerca fatta dalla Banca Mondiale ha notato una forte defezione dai programmi scolastici; inoltre ha denunciato la la qualita’ dell’educazione scolastica offerta in scuole cadenti, alcune di esse sono ancora sotto gli alberi, con maestri poco preparati e mal pagati! Diversi ragazzi lasciano la scuola a causa di matrimoni prematuri, altri sono mandati dai genitori a zappare i campi per potere sopravvivere. Altri inoltre devono lasciare la scuola per assistere i genitori malati oppure, come Alice e Mary, diventare capi famiglia a causa della morte dei genitori"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Padre Enrico per farci conoscere questa triste e drammatica realta', vissuta da molti bambini in Uganda. Quello che sta facendo African Dream non potra' certo cambiare questa realta', pero' potra' sicuramente dare la possibilita' a molti ragazzi di raggiungere una giusta e dovuta istruzione. Servirebbero tante African Dream, una in ogni regione dell'Uganda.
Continuiamo ad aiutare Vincenzo e Antonella nella loro iniziativa.
Grazie Padre Enrico ... al prossimo giugno !!!
Miki61

Anonimo ha detto...

Purtroppo queste notizie non fanno altro che confermare i grandi bisogni di questo meraviglioso e sfortunato continente. Ognuno puo' e dovrebbe fare tutto il possibile per alleviare queste sofferenze, soprattutto nel caso in cui si sa che le donazioni non finiscono nelle tasche di African Dream, ma vanno interamente a costruire una scuola che per i ragazzi e ragazze che la frequentano, sono una testimonianza che unendo le forze si possa cambiare in meglio la vita di molti esseri umani. Continuate cosi.