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Benvenuto,

African Dream è una Associazione Benefica Onlus che abbiamo fondato nel 2006. La missione è quella di dare una mano a bambini nati in Uganda.
Bimbi come quelli nella foto qui a fianco.
Bimbi che spesso muoiono prima di diventare grandi. Quelli che ce la fanno non possono avere nè un'istruzione, nè un futuro decenti. Noi vogliamo aiutare queste persone ad avere delle scuole e degli ospedali, ad avere una chance che in Uganda ora non esiste.

African Dream non raccoglie solo fondi, ma gestisce dei progetti concreti direttamente, progetti alla luce del sole di cui, seguendo questo blog, potrai sapere tutto.
I Tuoi suggerimenti, le Tue idee, i Tuoi commenti, sono per noi un aiuto importante.

Antonella e Vincenzo

martedì 15 gennaio 2008

Padre Enrico, parte seconda


..continua l'intervista a Padre Enrico Colleoni:

Mat: Il Governo ugandese come vede questo progetto?"
P.Enrico: "E' indifferente anche perche' e' qualcosa di nuovo e bisogna aspettare qualche anno prima di vedere una reazione.
In generale non e' contrario alle scuole private (ce ne sono a migliaia, ma usate solo per fare soldi...!).

Mat: Da dove arriveranno gli insegnanti della nuova scuola?"
P.Enrico: "La scuola esiste da tre anni e gli insegnanti sono stati reclutati sul luogo, cercando di scegliere persone che anche umanamente possano dare un contributo positivo all'educazione dei ragazzi."

Mat: "Come si svolge la giornata tipo di un bimbo a Nebbi?"
P.Enrico: "Prendendo un bambino delle elementari: si alza presto al mattino perche' di solito deve fare alcuni km per andare a scuola (senza colazione). Alle 8 esatte deve essere in scuola, altrimenti c'e' la punizione corporale (moltissimi arrivano tardi perche' la nozione del tempo non esiste: si guarda il sole!).
All'una c'e' il break per un'ora (molti non vanno a casa perche' lontana) e continua la scuola fino alle 4 pm. Spesso hanno altre attivita', come sport, dramma, canto, e allora si va a casa verso le 5/6 di sera dove finalmente metteranno qualcosa sotto i denti."

Mat: "Che lavori potra' fare un alunno alla fine dei suoi studi?"
P.Enrico: "Purtroppo nel distretto e dintorni non c'e' molta possibilita' di lavoro, a parte l'educazione e qualche ufficio governativo, per cui tutti vogliono continuare a studiare pensando un giorno di avere un posto che possa sostenerli nella vita. Spesso, purtroppo e' un'illusione."

Grazie Padre Enrico per averci aiutato a capire meglio la situazione e per aver intrapreso questa strada che porta alla prima campanella del primo giorno di scuola per i 600 ragazzi di Nebbi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante leggere le parole di padre Enrico, soprattutto per noi, popolo 'viziato', ben lontano da certe realta'. Aiutiamo ad educare e dare speranza a questi ragazzi ...Educare, etimologicamente, significa "condurre fuori" .. allora aiutiamo a sostenere questo progetto, e a condurre fuori dalla poverta' e dall'ignoranza questi ragazzi ugandesi.
Grazie a chi ha fatto nascere questo progetto e a chi aiuta a farlo crescere.
un amico

Anonimo ha detto...

Bel progetto, belle iniziative, bella intervista di Padre Enrico ..
Complimenti a tutte le persone coinvolte in questo impegno.
Un augurio che possa portare i frutti desiderati ..... Ogni essere umano ha diritto ad una vita dignitosa e alla giusta educazione. Aiutiamo questi ragazzi a crescere, dandogli le basi per affrontare la vita.
Anonimo 1961

Pierinux ha detto...

complimenti davvero per questa bellissima iniziativa, dateci dentro perche' e' importante far conoscere al mondo chi si spende per gli altri, come p.Enrico, che conosco di persona e che adoro.

un saluto e un augurio di continare sempre per questa strada.
pierinux

Anonimo ha detto...

Grazie Piero per il tuo supporto: tu che hai passato la tua fanciullezza in Uganda, a Nebbi,sai cosa vuol dire dare la propria vita per gli altri, specialmente tuo papa'Mario e mamma Claudia che da 40 anni vivono questa esperienza di dono a chi ha piu' bisogno.
Un abbraccio forte. Ciao P. Enrico

Anonimo ha detto...

Grazie Piero ... vedo che lo zio e' stato piu' veloce di me nel ringraziarti. Le tue parole di testimonianza ci sono e ci saranno di grande aiuto e supporto ... Continua a sostenerci, perche' sono proprio le persone come te, che hanno vissuto questa realta' africana, che ci possono aiutare a migliorarla e a dare a questa gente un filo di speranza alla ricerca di un futuro migliore.
GRAZIE DAL PROFONDO DEL CUORE,
Antonella